QUALITÀ
Proporsi come azienda attenta alla qualità dei prodotti venduti e forniti, e come attore attivo nella lotta contro l’inquinamento a favore di un modello di industria ambientalmente sostenibile, non può prescindere dall’innovazione tecnologica. È questa attenzione alle evoluzioni delle tecniche e dei macchinari, e con la loro regolare adozione, che Coind può definirsi un’azienda tecnologicamente all’avanguardia.
In una normale giornata di lavoro, occorre osservare e controllare diverse linee di produzione; migliaia di parametri, dati e variabili assolutamente non verificabili senza un sofisticato e sempre aggiornato sistema computerizzato che possa controllare l’intero processo produttivo. Durante il processo produttivo che caratterizza la produzione del caffè, infatti, occorre prestare attenzione a ciò che avviene durante tutte le 5 fasi del processo, ovvero:
- Controllo del raccolto
- Torrefazione
- Miscelazione
- Macinatura
- Confezionamento
Questo permette la produzione di capsule compatibili con i principali sistemi e di alto livello, così come la realizzazione di cialde e caffè macinato di alta qualità.
Il controllo del raccolto
Per produrre un caffè di qualità eccelsa non si può tralasciare la verifica del chicco già dal momento della raccolta. I controlli di Coind sul processo produttivo cominciano già dall’inizio, nei paesi di origine, dove gli esperti dell’azienda selezionano con grande attenzione i migliori chicchi crudi delle qualità Arabica e Robusta.
Un caffè buono, tuttavia, non dipende solo dalla pianta, ma anche dalle condizioni di vita e di lavoro delle persone che lo raccolgono e lo lavorano. È un caffè che non solo si distingue per le proprie qualità organolettiche, ma anche per il forte impatto etico che ogni chicco porta con sé. Coind crede molto nel valore dell’equosolidale, ed ecco perché ha avviato progetti per sostenere un’economia più giusta, corretta e sostenibile, riuscendo anche ad ottenere l’ambita ed esclusiva certificazione FairTrade.
L’attenzione e le verifiche accompagnano il grano di caffè dal momento in cui viene colto dalla pianta, fino all’arrivo negli stabilimenti produttivi di Castelmaggiore (BO), in Italia. Qui il chicco è sottoposto ad altri controlli presso il laboratorio interno, dove sono condotti specifici test di assaggio e analisi chimico/fisiche, per verificarne la qualità e arrivare a classificare ogni partita di caffè verde riconducendola a panieri dalle caratteristiche organolettiche omogenee. Per offrire un prodotto di alta qualità, infatti, è importante selezionare il miglior caffè mentre questo è ancora in grani e verde, non tostato, così da escludere le bacche non pronte alla torrefazione e garantire un prodotto di alta qualità.
La torrefazione
Dopo aver scremato e selezionato solamente i migliori chicchi di caffè verde, ecco arrivare il momento cruciale della torrefazione, ovvero il processo della tostatura, che sottopone ad arrostimento i grani, così da disidratarli, ossidarli ed abbrustolirli.
Il processo di torrefazione richiede però molta attenzione, poiché è una fase davvero delicata: i chicchi di caffè, infatti, per sprigionare le migliori caratteristiche organolettiche, devono essere portati a temperature altissime (tra i 200 e i 240 gradi centigradi) e devono essere abbrustoliti uniformemente senza essere bruciati. Questa è la sfida di maggior difficoltà, poiché basta davvero poco per compromettere una partita di caffè, quindi l’attenzione deve essere massima. Per non farsi cogliere impreparati, e per condurre una torrefazione ineccepibile, il processo è sottoposto ad un monitoraggio continuo che, grazie a sistemi tecnologici e computerizzate ad altissima precisione, verifica e segue minuziosamente le specifiche “curve” di tostatura definite per ogni cliente. Questo consente di ottenere un caffè dall’aroma e dal gusto personalizzato per ogni committente, e con la sicurezza di un risultato di qualità.
La miscelazione
La fase forse più analogica e tradizionale della produzione; quella che si appoggia alle più moderne tecnologie, ma che ha un enorme bisogno della professionalità e dell’esperienza di personale altamente qualificato per riuscire al meglio.
Nessuna varietà di caffè può creare da sola l’espresso perfetto, quello che tutti ricercano come El Dorado. Ogni singola varietà di Arabica e Robusta è dotata di profumi ed aromi diversi, e per ottenere una miscela che possa vantare un gusto pieno ed armonico è importante miscelare con sapienza e con le corrette proporzioni le varietà più adeguate. La stessa, inflazionata, “100% arabica” è in realtà frutto di più varietà di Arabica differenti, varietà che solo chi ama ed apprezza il caffè può imparare a distinguere ed abbinare correttamente.
Riconoscere le specifiche di ogni qualità, quindi, aiuta Coind nella creazione di miscele perfette durante il processo di blending, così da proporre ai propri clienti una miscela personalizzata e costruita sulle specifiche esigenze espresse.
La macinatura
Dopo un accurato e meticoloso momento di miscelazione, i blend che devono essere commerciati polverizzati, o destinati alla produzione di Cialde ESE o capsule di caffè vengono sottoposti al processo della macinatura. Anche questa fase si appoggia abbondantemente sulle strutture tecnologiche messe in campo da Coind che, grazie all’ausilio di macine a rulli di ultima generazione, e a granulometri laser ad altissima precisione, riesce ad ottenere un composto macinato di ottima qualità.
La calibrazione corretta delle macine, e la stringente verifica del granulometro consentono di ottenere una polvere adatta e specifica per le miscele da moka, da macchina del caffè domestica e perfetta anche per le macchine del settore Ho.Re.Ca. Il composto deve infatti essere dello spessore giusto per ogni metodo di estrazione. Mentre le macchine per espresso prediligono una macinatura più fine, per la moka si rivela adeguato un caffè con una macinatura più grossolana. La dimensione giusta è fondamentale. Se fosse troppo fina o di grana troppo spessa, infatti, si correrebbe il rischio di servire un caffè sovra-estratto o sotto-estratto, con un sensibile peggioramento di aroma e gusto.
Il confezionamento
Prima di lasciare definitivamente la linea produttiva, il caffè deve attraversare la fase del confezionamento.
Le specifiche di produzione richieste dal cliente porteranno a variare il metodo applicato, e dirotteranno il prodotto sull’adeguata linea produttiva. Il caffè macinato o in grani verrà sempre confezionato secondo le modalità più consone alla sua conservazione, indispensabile per mantenerne inalterato il gusto e l’aroma fino al momento dell’apertura della confezione che lo contiene.
Il caffè infatti deve essere sigillato ed isolato all’interno delle confezioni, perché il profumo dei chicchi o della polvere comincia a disperdersi subito, appena questi entrano in contatto con l’aria. Ecco perché è stato fondamentale, per Coind, sviluppare un processo produttivo che si appoggiasse su stabili fondamenti e concetti ingegneristici, volti a garantire una perfetta chiusura ermetica dei sacchetti, delle cialde o delle capsule. La produzione di capsule compatibili Nespresso, Lavazza o per altre case, infatti, deve permettere ai contenitori di conservare la polvere per molto tempo a venire. Le capsule poi possono essere imbustate singolarmente o in pratici astucci, così che il packaging rispetti l’alta qualità del prodotto contenuto. L’impacchettamento e l’incapsulamento del caffè macinato vengono condotti dall’azienda direttamente all’interno dello stabilimento produttivo, così da mantenere al meglio le qualità organolettiche dei chicchi durante le delicate fasi della lavorazione.
Manca solo un ultimo controllo. Coind infatti, per stabilizzare ancora di più le sue miscele in grani e macinate, aggiunge un’ulteriore accortezza: il caffè confezionato viene lasciato riposare in magazzino almeno due settimane affinché possa riposare e raggiungere la giusta maturazione. Inizia quindi l’esame finale. Il prodotto potrà essere messo in vendità solo se supererà l’assaggio di un panel di esperti, che ne controlleranno la costanza qualitativa, il sapore all’assaggio ed i profumi sprigionati per essere certi che questo rispecchi fedelmente gli alti standard qualitativi richiesti dai clienti e dai consumatori.
La medesima qualità che Coind infonde nella produzione di caffè in formula private label, non manca naturalmente nelle miscele prodotte e rivendute dai marchi propri dell’azienda: Meseta, Attibassi e Caffè Carracci.